Il Chelsea spreca ancora un’occasione

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È stato un momento significativo, e anche piuttosto divertente, all’inizio dei tempi supplementari di questa finale di Carabao Cup, una partita vinta a tempo scaduto da una squadra di Liverpool così esaurita da ricordarmi, alla fine, una di quelle partite delle squadre giovanili dei canali televisivi di club del venerdì sera: ragazzini allampanati con i capelli flosci che si dondolano in un campo di allenamento semi-deserto, con i genitori in tribuna.

Quando mancava poco alla ripresa del gioco, i giocatori del Liverpool si radunarono vicino alla linea di metà campo. A quel punto la squadra del Chelsea, già in formazione, sembra rendersi conto che è proprio questo che dovremmo fare e improvvisamente si mischia per formare un abbraccio blu ancora più stretto e giusto, come una nuova coppia appiccicosa che mette in scena uno spettacolo d’affetto intorno al tavolo.

È successo di nuovo nell’intervallo successivo, questa volta in modo ancora più feroce, un abbraccio a bastone in piena regola, come se una di quelle partite di pallone da vescica del Derbyshire fosse scoppiata nel bel mezzo della finale. E in quel momento è sembrato una miniatura perfetta, un emblema di ciò che è questa unità calcistica del Chelsea FC, fondamentalmente pochi uomini gettati insieme senza pensiero o chimica; e assomiglia più che mai alla lezione più salutare sullo spreco, sull’avidità e su come non costruire una squadra sportiva d’élite.

Il Chelsea spreca ancora un’occasione

Ci sono due cose da dire sulla sconfitta del Chelsea a Wembley per 1-0 contro il Liverpool. In primo luogo, alla fine è stato un vero e proprio shock per tutti i partecipanti. Questa era una partita Maglie da calcio del Chelsea a buon mercato avrebbe dovuto vincere, invece ha offerto una prestazione priva di grinta e di qualsiasi tipo di influenza in partita da parte di Mauricio Pochettino.

In effetti, potrebbe essere una partita dall’inizio, visto il costante declino della stagione.Maglie da calcio del Chelsea per bambini sono ancora in coppa, almeno fino a metà settimana, e remano vagamente in campionato, anche se con la sconfitta qui sono passati dal 10° all’11° posto in classifica. Qualunque altro manager sarebbe in grado di svolgere meglio il compito di far sembrare questo insieme casuale di talenti umani un’entità sportiva coerente? Qualcuno che potrebbe avere una chance vorrebbe accettare il lavoro?

Chelsea non era terribile. Sono stati solo vaghi, strani, difficili da leggere o da capire. Questa è una squadra senza storia. È una macchina di energia casuale. Per brevissimi periodi sono stati improvvisamente bravi, propositivi, producendo piccoli passaggi stuzzicanti. Poi, altrettanto improvvisamente, sono crollati o sono sprofondati nella letargia.

Ma non abbiamo mai visto una squadra di calcio come questa, assemblata con tanta maniacalità, in modo così deliberato e maldestro contro tutte le nozioni esistenti di continuità, di scala umana, di idee su come i pezzi potessero incastrarsi.

In effetti, l’unica parte veramente riconoscibile di questa sconfitta del Chelsea è stata la sensazione di un lavoro di bottiglia vecchio stile, una caduta del pallone con la linea in vista. Il Chelsea è arrivato a questa partita come secondo favorito. Ma scorrendo le schede delle squadre all’inizio e Maglie da calcio del Chelsea per bambini aveva qui una squadra chiaramente più brillante, uomo per uomo, anche se la parola “squadra” deve essere usata con giudizio quando ci si riferisce a un insieme di giocatori senza un’architettura interna coerente.

In teoria, però, tutto è andato a favore del Chelsea. Il Liverpool aveva almeno 10 giocatori della prima squadra fuori all’inizio. Vogliamo arrotondare, signore, a 11? Al 26′ Ryan Gravenberch si è stirato una caviglia in modo atroce, reso ancora più doloroso dal fatto che la caviglia si trovava sotto il manubrio di Moisés Caicedo. È uscito in barella. Il Liverpool respinge la sua respinta.

E a metà del secondo tempo, questo mix da un miliardo di sterline, la non squadra di tutti i talenti, si trovava a competere contro una squadra di ex allievi delle giovanili, di riempitivi desiderosi e talentuosi. Quando Virgil van Dijk ha segnato il gol della vittoria, con i calci di rigore che incombevano, le persone che si sono accasciate su di lui erano Bobby Clark, James McConnell e Jayden Danns, ragazzi energici che si divertivano come matti. Al contrario, il giocatore su cui Van Dijk ha dovuto saltare per segnare era Mykhailo Mudryk, in pratica un giocatore di YouTube ingaggiato come scommessa, un’altra parte umana gettata in questo generatore di calcio casuale.

C’era dell’ironia nel fatto che il Chelsea giocasse questa finale, dato che il suo modello di proprietà fondamentalmente non vuole che questa competizione esista, volendo invece fare cose più grandi con le sue settimane intermedie. Vincendo questa finale, il Chelsea sarebbe entrato nella Europa Conference League. Riusciranno a giocarci? L’Uefa, con le sue regole più severe sul FFP, lo permetterà davvero?

Nonostante tutto, a tratti hanno giocato bene. Cole Palmer ha avuto dei bei momenti. Conor Gallagher avrebbe potuto vincere con un po’ di fortuna. I giocatori hanno dato tutto quello che avevano e alla fine erano completamente sgonfi, con Pochettino vicino alle lacrime.

Come sempre, questa sconfitta, come tutte le sconfitte del Chelsea in questo momento, è da attribuire alla proprietà, al piano aziendale, alla pura arroganza finanziaria di quelle spese sconfitte, al pensare sempre di essere il più intelligente nella stanza. Il Chelsea ha avuto la possibilità di trasformare tutta questa energia in qualcosa di tangibile, di cogliere l’attimo. L’occasione è sfumata perché si è trovato di fronte un’unità sportiva più coesa, con una maggiore volontà e una marcia in più. Per ora, questo è un fallimento.

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